Santa Paola di San Giuseppe Calasanzio (Paola Montal y Fornes), fondatrice delle Figlie di Maria

Paula Montal Fornés è stata una religiosa spagnola, fondatrice della congregazione delle Religiose delle Scuole Pie. In Italia è conosciuta con il nome di Santa Paola di S. Giuseppe di Calasanzio. Il nome Paola deriva dal latino e letteralmente significa modesta e umile. Nelle immagini sacre Santa Paula è rappresentata con il tipo abito delle suore e con in mano il rosario e un libro di preghiere.

Nacque a Arenys de Mar l’11 ottobre 1799. Figlia di una vedova con cinque figli, Paula ebbe un’infanzia molto difficile, segnata presto dal lavoro necessario al mantenimento della famiglia. Santa Paula ebbe molto presto la vocazione all’insegnamento alle giovani povere e prive di istruzione. Fondò a Figueras, insieme ad una sua amica, Inés Busquets, la sua prima scuola femminile. Da sempre ammiratrice dell’opera di San Giuseppe Calasanzio, ecco il perchè del nome con cui è conosciuta in Italia, nel 1846, a Sabadell, introdusse in una delle sue scuole alcuni padri Scolopi, che l’aiutarono ad elaborare delle costituzioni ispirate a quelle dell’ordine maschile.

Il 2 febbraio del 1847, con l’approvazione dell’arcivescovo di Barcellona, la Montal e tre compagne fecero la loro professione dei voti religiosi dando formalmente vita al nuovo istituto. Da qui nacquero le Religiose delle scuole pie. Santa Paula morì a Olesa de Montserrat il 26 febbraio 1889, giorno in cui si ricorda la sua memoria.

Santa Paula Montal fu beatificata nel 1993 da papa Giovanni Paolo II ed è stata proclamata santa dal medesimo papa il 25 novembre 2001. Le suore di questa congregazione delle Religiose delle scuole pie sono dette anche figlie di Maria o scolopie. Si dedicano all’istruzione nelle scuole di ogni grado e alla gestione di convitti e collegi.

 

Lo stesso giorno nel Martirologio Romano, la Chiesa commemora:

– Commemorazione di sant’Alessandro, vescovo: anziano glorioso e dal fervido zelo per la fede, divenuto dopo san Pietro capo della Chiesa di Alessandria, separò dalla comunione ecclesiale il suo sacerdote Ario, pervertito dalla sua insana eresia e confutato dalla verità divina, che egli poi con- dannò quando entrò a far parte dei trecento diciotto Padri del Concilio di Nicea I.

– A Bologna, san Faustiniano, vescovo, che rafforzò e fece crescere con la parola della predicazione la Chiesa oppressa dalla persecuzione.

– A Gaza in Palestina, san Porfirio, vescovo, che, nato a Tessalonica, visse cinque anni da anacoreta a Scete e altrettanti oltre il Giordano, distinguendosi per la benevolenza verso i poveri; ordinato poi vescovo di Gaza, abbattè molti templi dedicati agli idoli, dai cui seguaci era stato a lungo vessato, finché degno di venerazione trovò riposo nella pace dei santi.

– A Nevers nell’antica Neustria, ora in Francia, sant’Agricola, vescovo.

– Ad Arcis-sur-Aube nella Champagne in Francia, san Vittore, eremita, di cui san Bernardo ha tessuto l’elogio.

– A Firenze, sant’Andrea, vescovo.

– A Londra in Inghilterra, beato Roberto Drury, sacerdote e martire, che, ingiustamente accusato di congiura contro il re Giacomo I, a Tyburn, indossato l’abito ecclesiastico per dimostrare la dignità sacerdotale, patì per Cristo il supplizio del patibolo.

– Ad Alcantarilla vicino a Murcia in Spagna, beata Pietà della Croce (Tommasina) Órtiz Real, vergine, che per amore di Dio si dedicò con zelo alla educazione e alla catechesi dei poveri e fondò la Congregazione delle Suore Salesiane del Sacro Cuore di Gesù.

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